kkl quello su cui non giurerei...: gennaio 2008

martedì 29 gennaio 2008

non si tocca

ore 17
so che è un buon orario per un espressi(V)o al bar
e li c'era mara , e poi una sua amica , che è bellissima
e io che volevo conoscerla
e mara che m'ha detto tanto di lei, ma non ci ha presentati
e io che l'ho avuta a venti centimentri al lato e non sono neanche
riuscito a parlarle e lei che mi guardava, e io sono scappato,
mi rifugio tra le parole scritte,
io sono sposato,e non devo, non si fa, non si dovrebbe e lei è
giovane, piu di me, single,
e bellissima
e io non so dire ,ne quando la rivedo...

ore 19,45 , non vorrei un caffè,ma ...
torno al bar, c'è.
la guardo,
la bevo in fretta, cogli occhi
bella ancora ,
mara mi ha detto della passione che ci lega:
le donne.
la rende ancora più irragiungibile
se volessi raggiungere le sue gambe
io vorrei raggiungerla ,semplicemente.
scorgo il bello se c'è, o lo vedo tale e io amo se posso,provo perchè
c'è da amare la vita, che una è
ora sto scappando da un pò di problemi, ho 38 anni ,sono padre,
marito, figlio, amico ,amante,collega, leale e peccatore se si possono accostare
e tanto altro.
so che mi raggiungeranno.
spero solo alla spicciolata,che v'affronto tutti.

sogno in chiaro

eravamo in una barca, vicino alla riva ,e dal cielo continuavano a cadere le bombe di disonesti pescatori,e sotto di noi, l'acqua tremava ad ogni scoppio e i pesci che non venivano su, e sempre attenti a vedere da dove arrivasse l'ennesima e non spiegarsi nulla,poi flash back, " facciamo l'amore"?
" no", ok, esco,
con un amico a cercare una donna,eccola bionda,esile, trecce , sinuosa, civetta, la seguiamo in un vecchio palazzo, ultimo piano.
entriamo e lei era sul letto ,seduta sguardo malizioso e senza trecce con una minigonna d'ornamento sopra le gambe , affusolate, bianche , gli occhi blu mare e un rosso per bocca, e intorno decine di neonati,come un asilo nido,ma ci vedo lo sporco senza saperlo e io sono una guardia, la metto giù,e le dico che è in arresto, e mentre mi faccio spiegare quel quadro invio una telefonata al pronto intervento, si registrano le telefonate, mi servono le prove(astuto)
lei non se ne accorge e parla, arrivano subito i rinforzi, ma ci sono due con un impermeabile avana che parlano una lingua che non conosco , è greco, mi dice la ragazza e le chiedo di tradurre( io ricordo che dissi del " greco " in un interrogatorio di garanzia in carcere ) ,loro sono lontani, mi dice che uno di loro sapeva, e io ho registrato, gli punto la pistola contro e gli dico che è in arresto,mi prendono per matto, io so di aver ragione , e continuo.

venerdì 18 gennaio 2008

Alibi?

martedì 15 gennaio 2008

due cretini(?)



..quanta distrazione durante quel film,
se non avessimo letto il libro avremmo capito ben poco.
e io che non sapevo ancora che ci saremmo detti ciao senza neanche un abbraccio.
cos' è poi la maturità,il buonsenso, la correttezza,l'incoscienza ?
io dico che è stupida maturità, un controsenso poco sensato ecco.,!!!

sabato 5 gennaio 2008

sfinimento

stessa stufa rovente ,attraversata da corrente alternata
e edison si sbagliava, non si muore
si soffre fino a morire
è la fine prolungata che ripaga del dolore quando non lo senti più.
e ora non sento niente,
ora c'è una moglie che si guarda intorno
e io devo essere nei paraggi,
coi baci ,le carezze, gli occhi
una donna col veleno addosso ,se n'è andata
nel peggiore e più scontato dei modi
e io il clown sul palchetto a dirigere me attore
sapessi che pena, sapessi che dramma
tutto dovuto ,per me e per lei,
che abbiamo giocato con un fuoco che ghiaccia intorno
e dentro logora prima di scaldare
e l'illusione di quel calore a scrollarsi di dosso i doveri
per far posto a diritti di cuore e sangue
ma le spalle non reggono se sotto non si sentono più melodie di apnea ...
un cuore che semplicemente batte
che mi carezza da dentro sussurrandomi parole di conforto
perchè mio alleato e mio nemico
scandendo questi tempi senza regole e senza preavvisi
che si stringe per soffrirmi dentro
un cuore che amerò tutta la vita,e dopo ,se potrò.

venerdì 4 gennaio 2008

coraggio e(é)codardia

Sono le due di pomeriggio
e ho sonno, fa caldo qua dentro ,da soffocare
una vecchia stufa ad incandescenza brucia tutto l'ossigeno disponibile e mi tocca aprire le finestre per un pò d'aria.
Anche i pensieri sono riscaldati,da un correre all'impazzata tra dire e fare e scrivere ,pensare di scrivere.
Devo lasciare andare una donna...
se esisterà un vero peccato che sia oltre la lussuria, o il tradire credo sia il non lasciare andare una donna sapendo che non si può darle altro che dolore.
Effimero piacere per me, certo, ma egoistico come mai e niente.
E ora ,se ci penso è perchè di fondo ho già deciso,e sarebbe,sarà ,la prima volta, non ho mai amato mai abbastanza per soffrire un distacco, sempre e comunque dettato dall'altra parte,e io semplicemente dire, va bene .
Un'ignavia che ha adirato ma che per coerenza e sincerità non ho mai cercato di nascondere.
La stessa assenza di batticuore che c'è adesso, che riconosco ,perchè abituale e assuefatta di me e con me.
Fa caldo ancora, le braccia spalmate sulla scrivania con questi pensieri che devo cercare di ordinare per farne un appunto su un blog che è solo per me , tranne certi occhi , o labbra che mi chiedo solo quanto resteranno, che spero spariscano se dovessero giudicare .
Un blog di dentro ,di viscere , uno dei tanti direbbe, ha detto, del quale sa ,ma che non potrei mai rendere pubblico se non per chi ci capita per caso .
Non ho il coraggio quasi per niente, eppure sono stato in quattro mura per quattro giorni e ne sono uscito con la testa intera, sbuffando come un toro ,coi nervi tesi,un cuore a mille e le dita sporche di un inchiostro nero che non andrà più via.
Eppure mi manca il coraggio per dirle ciao, e ho capito ,da non poco, che il coraggio non ha costanza, il coraggio è variabile,il coraggio è quello che fai quando non calcoli le conseguenze, perchè si direbbe di atto di coraggio , circoscritto e calcolato.
il coraggio di dire :"non ho il coraggio" è codardia.

mercoledì 2 gennaio 2008

variabilità

...però oggi sto pensando
che non ci sono tanti motivi per le cose che accadono
che è giusto combattere
perchè niente cambia per caso
quasi mai
oggi penso che un abbraccio e un sorriso è più di quanto si può sperare
ma oggi penso anche che tutto è semplicemente intorno
che il bello sparpagliato a caso e con parsimonia
lo devi rubare come i corvi in campi appena inseminati
che te lo devi sudare
anche con la paura
magari con quel pizzico che aiuta a non farsi fottere
da uno spaventapasseri che solo una volta su mille non è un fantoccio.
Perchè oggi penso che è tutto qua
e anche se credo a poco
ho scelto di credere alle cose buone
perchè di fondo quello che conta e conta davvero
è il risultato della sottrazione tra io sono e io ero.