kkl quello su cui non giurerei...: coraggio e(é)codardia

venerdì 4 gennaio 2008

coraggio e(é)codardia

Sono le due di pomeriggio
e ho sonno, fa caldo qua dentro ,da soffocare
una vecchia stufa ad incandescenza brucia tutto l'ossigeno disponibile e mi tocca aprire le finestre per un pò d'aria.
Anche i pensieri sono riscaldati,da un correre all'impazzata tra dire e fare e scrivere ,pensare di scrivere.
Devo lasciare andare una donna...
se esisterà un vero peccato che sia oltre la lussuria, o il tradire credo sia il non lasciare andare una donna sapendo che non si può darle altro che dolore.
Effimero piacere per me, certo, ma egoistico come mai e niente.
E ora ,se ci penso è perchè di fondo ho già deciso,e sarebbe,sarà ,la prima volta, non ho mai amato mai abbastanza per soffrire un distacco, sempre e comunque dettato dall'altra parte,e io semplicemente dire, va bene .
Un'ignavia che ha adirato ma che per coerenza e sincerità non ho mai cercato di nascondere.
La stessa assenza di batticuore che c'è adesso, che riconosco ,perchè abituale e assuefatta di me e con me.
Fa caldo ancora, le braccia spalmate sulla scrivania con questi pensieri che devo cercare di ordinare per farne un appunto su un blog che è solo per me , tranne certi occhi , o labbra che mi chiedo solo quanto resteranno, che spero spariscano se dovessero giudicare .
Un blog di dentro ,di viscere , uno dei tanti direbbe, ha detto, del quale sa ,ma che non potrei mai rendere pubblico se non per chi ci capita per caso .
Non ho il coraggio quasi per niente, eppure sono stato in quattro mura per quattro giorni e ne sono uscito con la testa intera, sbuffando come un toro ,coi nervi tesi,un cuore a mille e le dita sporche di un inchiostro nero che non andrà più via.
Eppure mi manca il coraggio per dirle ciao, e ho capito ,da non poco, che il coraggio non ha costanza, il coraggio è variabile,il coraggio è quello che fai quando non calcoli le conseguenze, perchè si direbbe di atto di coraggio , circoscritto e calcolato.
il coraggio di dire :"non ho il coraggio" è codardia.

2 commenti:

Kleys ha detto...

Il coraggio è sempre un po' incosciente, però mai stupido.
E qui nessuno giudica, figuriamoci.
Le favole esistono solo nei libri.
E l'onestà è ancora più rara.
Ben venga chi ne ha ancora un po'...

Nadir ha detto...

non credo che chi ammette le proprie debolezze sia codardo, ammenocchè non usi la cosa per farsene schermo.

in più volevo dirti che non ho scelto la moderazione dei commenti, era di default, ma al momento mi scoccia adoperarmi per eliminarla, in tutti i casi sei il benvenuto se vorrai ripassare, in bocca al lupo anche a te :)